Controllare...è stata trovata su internet
Dopo che il pretore vide la statua di Diana, che era nella più alta venerazione presso i Segestani, come se fosse stato colpito da quella fiaccola, che la statua reggeva con la mano destra, prese ad ardere dalla follia e dal desiderio di possederla. Comanda ai magistrati della città di farla scendere e di darla a lui; fa vedere che nulla era più gradito. Però quelli dicevano che per loro quello era un sacrilegio e che essi si mantenevano nel massimo rispetto e nel massimo timore delle leggi e delle sentenze. Poichè Verre insisteva in modo per niente più mite e anzi ogni giorno con maggior veemenza, la cosa fu discussa nel senato dei Segestani. Pertanto in quel moneto gli è rifiutato e gli si grida contro da parte di tutti con violenza. In seguito Verre, nel chiedere ai Segestani sul frumento, imponeva tutto quello di onere, parecchio di più rispetto alle loro possibilità. Inoltre convocava i loro magistrati; richiamava a sé tutti i più autorevoli e celebri; costantemente esclamava che egli sarebbe stato di danno ad ognuno di loro, e minacciava tutti che avrebbe rovesciato interamente dalle fondamenta quella città. Perciò alla fine, vinti dai molti mali e da una paura maggiore, i Segestani decisero che si doveva ubbidire il più velocemente possibile al comando del pretore.
Anonimo ha detto...
E i mortali? Ti chiedo...perchè? Dimmelo! Perchè?
12 marzo 2009 alle ore 19:27