Wolfram Alpha (sfida google)

preso dal corriere della sera


LA NUOVA FRONTIERA DEL WEB SEMANTICO PER LANCIARE LA SFIDA A GOOGLE E WIKIPEDIA

Arriva il motore di ricerca che le sa tutte

Wolfram Alpha sarà in grado di rispondere a domande di ogni genere inoltrate in linguaggio naturale

Così si dovrebbe presentare l'home page del nuovo motore di ricerca
Così si dovrebbe presentare l'home page del nuovo motore di ricerca
MILANO - Quale sarà «the next big thing» sul web? Molti scommettono su «Wolfram Alpha», un nome a prima vista difficile da ricordare, ma che intende fare concorrenza niente di meno che al gigante Google. Il suo punto di forza: risponde a qualunque domanda scritta in linguaggio naturale. E lo fa comprendendo la domanda e trovando la risposta.

DOMANDA E RISPOSTA - «Wolfram Alpha» si basa su un nuovo paradigma che sfrutta computer e web, linguaggio naturale e un nuovo algoritmo. Il sistema è stato progettato dall'ingegnere britannico Stephen Wolfram, inventore di «Mathematica», considerato uno dei più potenti ambienti di sviluppo al mondo. A differenza di Google, «wolframalpha.com» non riporta un elenco di documenti trovati in Rete come conseguenza della parola chiave digitata dal navigatore, ma dà vere e proprie risposte a precisi interrogativi. I quali, ed è questa la sua potenzialità, possono essere scritti con il linguaggio naturale, così come si potrebbe fare chiedendo a voce un'informazione ad una persona reale. Sostanzialmente la domanda viene interpretata dal sistema e poi elaborata e il sistema stesso è in grado di fornire la risposta più pertinente. Insomma, si tratta di un primo tentativo di dialogo direttamente con il computer.

«PERCHE' IL CIELO E' BLU?» - Questo, perlomeno, è quello che promette. Per esempio, se al nuovo motore di ricerca chiediamo «Perchè il cielo è blu?»; «Quante ossa ci sono nel corpo umano?» o «Quali sono i voli più convenienti per New York?», wolframalpha.com darà l'effettiva risposta. Il nuovo servizio, per ora solo in inglese, partirà a maggio. Il sistema, ovviamente, non risponderà a domande irreali come: «Quale è la religione migliore al mondo?», o «Perchè oggi sono di cattivo umore?».

WEB SEMANTICO - Il 50enne Wolfram, nato a Londra, è noto, come detto, per i suoi lavori sul popolare software computazionale Mathematica, ma anche per il bestseller, spesso controverso, «A New Kind Of Science» (NKS). Assieme ad un team di 100 persone si dedica da qualche anno ad un nuovo progetto: Wolfram Alpha. Nel suo blog il ricercatore racconta e svela per la prima volta alcune particolarità della sua creatura. Scrive Wolfram: «Cinquant’anni fa, quando i computer erano giovani, la gente immaginava che si sarebbe potuto porre al computer una qualsiasi domanda fattuale e si sarebbe ricevuta una risposta. Il web semantico praticamente ci riporta a quello che la gente pensava che i computer avrebbero potuto fare cinquant’anni fa. Sono contento che siamo riusciti a farlo funzionare, grazie ad un mix di algoritmi intelligenti, sistemi euristici e scoperte linguistiche».

«PROMETTENTE» - Il prossimo maggio verrà pubblicata la versione alpha del sistema. Esattamente come Google la pagina principale disporrà di una semplice barra per la ricerca, dietro la quale si dovrebbero tuttavia nascondere «trilioni di dati e milioni di algoritmi». La nuova generazione di motori di ricerca partirà quindi da Wolfram Alpha? Nova Spivack, fondatore diTwine - una delle applicazioni web semantiche più promettenti - che lo ha visto in funzione - lo ha così commentato: «Significativo e promettente. Sarà importante per il web tanto quanto Google, ma per uno scopo diverso». In pratica, dice Spivack, se Google è un sistema per cercare le cose, Wolfram Alpha è un sistema per rispondere alle domande, domande alle quali ci sono delle chiare risposte. Spivack vede Wolfram Alpha più un concorrente per Wikipedia che non per Google o Yahoo!. Meno di un anno fa era stato lanciato in pompa magna Cuil.com, intenzionato anch'esso a sfidare sua maestà Google. Il successo è durato poco, ed è stato in poco tempo snobbato dagli internauti.

Elmar Burchia
10 marzo 2009

2 commenti:

non è un motore di ricerca

11 marzo 2009 alle ore 23:19  

si che lo è caro

12 marzo 2009 alle ore 19:28  

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