Una buona azione premiata (18 pag85)

Un uomo, al quale il re aveva a lungo dato il suo favore, era trascinato al supplizio, poiché accusato di tradimento. Egli ormai non aveva alcuna speranza di fuggire a questa turpe e triste fine della vita. Non provava rincrescimento del pericolo che immineva su di lui; ma poiché era di mezza età la sua gola ardeva dalla sete. Durante il tragitto vide un certo servo che portava dell'acqua e trovata l'occasione incominciò ad esortarlo alla misericordia e disse: "Aiutami: questo beneficio non ti sarà certamente di nessun profitto, ,ma è proprio di un uomo buono fare del bene gratuitamente." "Non dire altre parole" rispose il servo. "Vedo che hai bisogno del mio aiuto: questo mi è sufficiente. Ad un uomo buono non è lecito negare un così piccolo favore a chi è in procinto di morire". Un po' dopo venne il messaggero del re e ordinò che l'uomo che era stato condannato, benché innocente, alla pena capitale, fosse graziato dal supplizio. Dopo il servo non si pentì della sua misericordia: infatti quell'uomo, non immemore del beneficio che aveva ricevuto, gli donò la libertà.

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