Copyright November 2008 Julie
Dovette lottare contro l'avversa fortuna. Infatti e dapprima, come abbiamo detto, fu un esule senza patria e quando voleva ridurre la Tessaglia sotto il dominio dei Tebani e si riteneva abbastanza protetto dal diritto di legazione, che suol essere considerato sacro presso tutte le genti, fu catturato insieme a Ismenia, dal tiranno Alessandro di Fere e gettato in carcere. 2 Lo trasse fuori Epaminonda, muovendo guerra ad Alessandro. Dopo questo fatto il suo animo non poté mai più placarsi contro quello, da cui aveva subito la violenza. Così convinse i Tebani a marciare in aiuto della Tessaglia ed a cacciarne i tiranni. 3 Ed essendo stato affidato a lui il supremo comando di questa guerra ed avendo marciato con l'esercito fin là, non appena ebbe scorto il nemico non esitò a dare battaglia. 4 Ed ivi, come scorse Alessandro, infiammato d'ira, spronò il cavallo contro di lui ed allontanatosi molto dai suoi, cadde trafitto da una gragnuola di dardi. E questo accadde quando già gli arrideva la vittoria: infatti le truppe dei tiranni erano già in ritirata. 5 Per questa impresa tutte le città della Tessaglia onorarono l'ucciso Pelòpida con corone d'oro e statue di bronzo ed i suoi figliuoli con molti terreni
Tratto da Splash Latino - http://www.latin.it/autore/nepote/liber_de_excellentibus_ducibus_exterarum_gentium/!16!pelopidas/05.lat
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